Viaggio in auto con bambini: 8 consigli per sopravvivere

Siamo vicini alle vacanze e qualcuno ha scelto di fare lunghi viaggi in auto con i bambini? Ecco i miei consigli che ho sempre messo in pratica per sopravvivere serenamente a un viaggio lungo in macchina con i nostri boys:

  1. Se i bambini sono più di uno, separarli

Se la nostra auto è sufficientemente grande, cerchiamo di separare i bambini tra di loro in modo che ognuno abbia il suo spazio. Questo per evitare anche i conflitti tra di loro. Se la nostra auto non è spaziosa, facciamo in modo che il babbo o la mamma sieda in mezzo a loro.

Questa soluzione ha molteplici vantaggi, quali la possibilità di dividere i bambini che litigano; di interagire con loro coinvolgendoli sulle cose da vedere lungo il percorso; di leggere la cartina insieme oppure di offrire la propria spalla per farli dormire.

Viaggi in auto con bambini

  1. guidare di notte

Fermo restando che noi adulti dobbiamo metterci alla guida solo se abbiamo riposato abbastanza, una soluzione per i lunghi viaggi in auto è la guida notturna. Questo permette di percorrere lunghe distanze mentre i bambini dormono senza il bisogno di fermarsi di continuo. Se non amiamo guidare di notte, possiamo preferire le prime ore del mattino e partire verso le 5. I bambini sposteranno il loro sonno dal letto alla macchina e ci vorranno alcune ore prima che si sveglino per la colazione.

 

  1. fare soste

Programmiamo di fermarci almeno ogni due ore. Cerchiamo di fermarsi dove ci sia un parco gioco, un giardino o un’area attrezzata, dove i bambini possono correre o giocare a pallone anche per poco tempo (noi l’abbiamo sempre in macchina!).

Concediamoli un po’ di libertà dopo le tante ore in auto. Se li facciamo stancare, è molto probabile che dopo riescano ad addormentarsi in macchina!

 

  1. portare tanto cibo e snack

Preparare uno zaino che contenga cibo e acqua per tutti, snack di vario tipo in modo da permetterci di risparmiare tempo e soldi. Se possibile evitiamo snack con troppi zuccheri che danno molta energia e preferiamo frutta, verdura cruda, grissini o cracker.

 

  1. uno zaino per ciascun bambino

Sono fanatica dello zaino giochi ! Lo porto sempre e ovunque, anche per una gita fuori porta. Prima di partire affidiamogli la responsabilità di preparare lo zaino con i loro giochi, libri, quaderni, pennarelli, fogli e tutto quello che possono fare in macchina. Cruciverba, libri con adesivi, fogli con disegni da colorare sono ottime attività per intrattenere un po’ i nostri figli in auto. I miei boys hanno scoperto la macchina fotografica e adorano scattare foto buffe mettendosi in posa a turno. Anche questo potrebbe essere un diversivo che li impegna a lungo.

 

  1. portare giochi da fare in auto

Noi siamo fanatici dei giochi in scatola per cui portiamo il Monopoli, Battaglia Navale, Master Mind, Scarabeo in formato “travel”. Oltre alle ridotte dimensioni, le pedine e carte sono tutte magnetiche in modo che non cadono e aderiscono con facilità al piccolo tabellone di gioco.

Per organizzare questi giochi, noi sistemiamo i nostri figli sui loro sedili posteriori e cerchiamo di creare “un tavolino” in mezzo al loro con uno zaino o valigia appiattita. Durante i viaggi, i boys adorano giocare con le carte dei calciatori, con quelle di Uno o con quelle dei Pokemon. Vedrete che le ore passano e voi non vi accorgete di niente!

Carte da gioco

 

  1. musica e audio libri

Oltre ai tanti snack, ai giochi in scatola, alle carte, alle soste, i lunghi viaggi in macchina annoiano parecchio i bambini. Possiamo fargli ascoltare i loro CD preferiti oppure audiolibri di storie per bambini. Ci sono tanti siti dove i bambini possono ascoltare gratuitamente le storie.

 

  1. film in dvd e tablet

Premetto che sono contraria all’utilizzo delle tecnologie digitali con i bambini, ma ammetto che possono servire nei lunghi viaggi in macchina. Ahimè. ogni tanto cedo anche io! Facciamo attenzione a impostare un tempo massimo di utilizzo e a verificare i contenuti che i bambini vogliono visionare. Sono convinta che il viaggio in auto offra tante cose da vedere e da osservare al posto di incollare i propri occhi su un video!

Io metto in pratica questi consigli per i miei figli che sono in età scolare. Sicuramente con neonati o con adolescenti il discorso è diverso.

Sono però curiosa di sapere come intrattenete i vostri figli nei lunghi viaggi in macchina. Aspetto i vostri tips! Scrivimi, mi farebbe piacere!

Buona strada

Francesca

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A spasso tra la lavanda in fiore

Volete venire con me a curiosare tra i campi di lavanda? No, non dobbiamo andare in Provenza, ma nella mia Toscana in provincia di Pisa.

Il posto più noto è la 𝐕𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐏𝐫𝐨𝐟𝐮𝐦𝐢 𝐚 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐋𝐮𝐜𝐞 in provincia di Pisa, dove si é creato un vero distretto di imprenditori agricoli che hanno inventato molte iniziative, come visite guidate, workshop sull’uso degli oli essenziali, soggiorni in strutture ricettive bio, percorsi panoramici a piedi e in bicicletta e osservazione dei meccanismi di distillazione degli oli essenziali.

Nel periodo dalla metà di giugno alla metà del mese di luglio, è possibile andare a spasso tra i campi di lavanda, vedere le coltivazioni in fiore, partecipare a laboratori esperienziali per il benessere e far divertire i vostri bambini.

A Pieve Santa Luce, in provincia di Pisa, si svolge il Lavanda festival, con artisti di strada, laboratori per bambini e degustazione dei prodotti a base di lavanda.

A spasso tra lavanda

Ma come ho scoperto tutto questo? Sapete quanto mi piace la lavanda! L’anno scorso sono andata a fotografarla a Tuscania e tutto quel viola mi aveva affascinato. Così ho approfittato di una presentazione presso l’azienda Flora e mi sono tuffata di nuovo nelle coltivazioni di lavanda in fiore. Quest’azienda produce e commercializza quotidianamente prodotti aromaterapici. Quando si entra qui dentro, il nostro olfatto è investito da una serie di profumi e
aromi da metterti subito di buon umore! In quest’occasione, Valentina, impiegata presso l’azienda Flora, ci ha offerto una dettagliata spiegazione sugli oli essenziali gustando una colazione aromatizzata. Completamente immersa in quel meraviglioso profumo di aromi di ogni genere ho potuto approfondire tutte le loro proprietà e i diversi usi: uso cosmetico, uso interno e per l’ambiente.

Adoro tutto ciò che è green che è bio e che fa bene. Qui ho scoperto che posso utilizzare la lavanda anche con i bambini.

  • La lavanda è conosciuta per le sue proprietà calmanti e il suo olio può essere utilizzato per facilitare il sonno dei bambini.
  • Possiamo impiegarla anche per il bucato. L’olio essenziale di questo fiorellino viola aggiunto al sapone di Marsiglia può essere sciolto in lavatrice e regalare un bel profumino ai nostri vestiti.
  • La lavanda ha anche proprietà antibatteriche e antisettiche e può essere utilizzata per la pulizia della camera dei nostri bambini.
  • Durante l’inverno la lavanda può essere messa nei caloriferi per purificare l’aria in caso di raffreddori o malattie infettive.

Gli utilizzi della lavanda e delle altre piante sono molteplici e in Flora ci aspettano esperti per fornirci tutte le indicazioni e le istruzioni per l’uso in maniera professionale ed esaustiva. Ovviamente dobbiamo seguire raccomandazioni e attenersi alle indicazioni sulla diluizione. Ricordiamoci inoltre che gli oli essenziali devono essere di ottima qualità con la certificazione della distillazione e non utilizzarli mai a contatto diretto con la pelle.

Per non farmi mancare nulla ho anche mangiato la panna cotta alla lavanda. Strepitosa!

In mezzo a tutti quei prodotti per la bellezza, mi sono fatta rapire dal Mosqueta, un olio vegetale di rosa per il contorno occhi. Lo sto utilizzando da un paio di settimane e mi sembra che la pelle sia più elastica. Se poi fa scomparire anche le piccole rughe che si stanno formando sul mio viso ultraquarantenne, allora è una bomba!!!

E voi cosa aspettate? Avete mai passeggiato lungo le coltivazioni di lavanda? Avete mai assistito alla distillazione della lavanda per ottenere l’olio essenziale?

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A presto,

Francesca

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Giardino della Villa Medicea di Castello: 6 curiosità da sapere

Avete voglia di scoprire con noi uno dei giardini più belli d’Europa?

Oggi vi portiamo al Giardino della Villa Medicea di Castello nei pressi di Firenze e qui ci sono le curiosità che abbiamo scoperto nel corso della visita guidata:

 1. è uno dei giardini più belli d’Europa

Fu creato, nella prima metà del ‘500 per volontà di Cosimo I e rappresenta uno dei primi esempi di giardino all’italiana. Posto verso la facciata tergale su tre terrazze degradanti, il giardino è caratterizzato da un disegno con 16 aiuole quadrate, al cui centro si trova una bella vasca su gradini.

Ai boys sono piaciute tutte le statue e la grande Fontana di Ercole e Anteo al centro, che all’epoca dovevano rappresentare il potere mediceo. Si sono sbizzarriti a scattare foto più svariate (al momento siamo appassionati del programma Master of Photography) utilizzando le statue più buffe con le angolature più strane.

Villa medicea di Castello (FI)

2. ha una vasta collezione di agrumi

Un’altra curiosità del giardino della Villa medicea di Castello è l’eccezionale collezione di agrumi, costituita da circa cinquecento piante d’importanza storico-botanica unica al mondo discendenti dalle antiche varietà medicee con esemplari di oltre trecento anni di vita. Le piante sono rigorosamente curate secondo le antiche tecniche di coltivazione, esposte all’aperto da aprile a ottobre e ricoverate nel periodo invernale nelle due storiche limonaie.

Oltre a queste preziose piante, nelle aiuole, ricostruite sugli schemi dell’epoca, si coltiva una varietà infinita di aromatiche ed erbacee perenni: collezioni di timo, lavanda, salvia, menta, artemisia, aglio, oltre a molte piante tipiche delle tradizioni antiche, come la saponaria e l’erba della Madonna, curativa per ferite e scottature. Nella piccola fontana, all’ingresso, spiccano le ninfee; tra le piante da fiore, molte rose classiche e inglesi, oltre a varietà antiche, come la rosa alba e la damascena.

Noi non sappiamo riconoscere neppure una pianta. Per noi sono tutte belle, colorate e ordinate!

Curiosità: durante la seconda guerra mondiale le limonaie servirono come rifugio dai bombardamenti.

Consiglio: Se riuscite a venire nel periodo compreso fra metà febbraio e metà aprile, si può assistere a un vero spettacolo della natura: narcisi, anemoni, fritillarie, muscari, iris nani, tulipani, crochi esplodono in mille colori e forme diverse, donando delicate emozioni!

3. ha un giardino aromatico

Un altro angolo restituito a nuova vita, è uno dei due giardini segreti, precisamente quello seicentesco, voluto da Cosimo III, grande appassionato di botanica. Questo giardino delle erbe officinali è un vero gioiello con la Stufa dei mugherini, che accoglie il raro gelsomino doppio indiano di Goa detto “mugherino”, che dà il nome alla serra del cosiddetto “ortaccio” o Giardino segreto.

4. c’è una grotta degli animali

La curiosità della Villa medicea di Castello che è piaciuta più ai bambini è stata proprio la grotta degli animali.Eravamo curiosi di vedere quali animali ci fossero. La grotta è splendida: costituita da due camere dove sono presenti tre bellissime vasche: una in marmo bianco, una in marmo rosso e l’ultima di marmo bianco con conchiglie scolpite, tutte arricchite da statue di animali e pesci di grande fascino. Giraffe, leoni, lupi, pecore, cerbiatti sono facilmente riconoscibili tra le statue che popolano la grotta.

Spettacolari giochi d’acqua sono creati da una serie di zampilli posti sul pavimento della grotta, alimentati da un complesso sistema idraulico. Presenta due stanze dalle pareti ricche di mosaici policromi, aggregazioni calcaree e conchiglie.

 

5. Botticelli dipinse qui

Pare che nella Villa medicea di Castello, Botticelli dipinse “La Primavera” e “La nascita di Venere”, testimonianza della sua ispirazione e del suo amore per i fiori e i giardini della Toscana, Analizzando, infatti, questi famosi dipinti, sono riusciti a identificare le specie di fiori presenti proprio nei prati di questa villa medicea. Incredibile!

6. c’è la fontana del Gennaio

L’ultima curiosità sulla Villa medicea di Castello riguarda la parte superiore del giardino, dove incontriamo un ampio bosco all’interno del quale è stato collocato il bacino della Fontana del Gennaio o dell’Appennino di Bartolomeo Ammannati. Il nome deriva dalla statua al centro di questo laghetto che è di una bellezza inquietante, rappresentando un vecchio che tenta di ripararsi dal freddo con le braccia.

Ci ha fatto tenerezza vedere questo gigante di bronzo rannicchiato su uno scoglio, con gli occhi smarriti nel vuoto, che sembra essersi perso in un fitto bosco di querce e lecci e che tenta di proteggersi, tentando invano di trovare riparo e calore fra le proprie braccia. Avevamo voglia di coprirlo con una coperta! Nella fontana ci sono anche tanti pesci rossi che i boys si siamo divertiti a contare.

Fontana del Gennaio

Curiosità: se vi è piaciuto questo gigante, dovete per forza andare a vedere il Colosso dell’Appennino, alto 14 metri e con la parte bassa occupata da una grotta. Si trova nel parco della Villa Medicea di Pratolino.

Il giardino di Castello è un museo a cielo aperto, dove rigenerare mente e corpo nella pace e nel silenzio di un luogo splendido. Assolutamente da visitare!

E voi avete visitato altre ville medicee con giardini fantastici?

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A presto,

Francesca

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Davanti a un prato apriti alla chiarezza, abbraccia la semplicità, cancella l’egoismo. Vedi tutto come se fosse il seme di qualcosa. (Fabrizio Caramagna)

Visita alle Saline Royale con bambini

Questa volta abbiamo scelto la Francia e più precisamente l’Alsazia. L’idea di trascorre un pò di tempo passeggiando tra le case a graticcio, sorseggiando buon vino e ammirando i paesaggi meravigliosi ci ha entusiasmato parecchio.

E come ogni volta che ci mettiamo in viaggio, durante il tragitto per l’Alsazia, abbiamo trovato delle indicazioni stradali che abbiamo voluto seguire, deviando verso Besancon in Francia per visitare le splendide Saline Royale d’Arc et Senans.  Eravamo troppo curiosi di vedere come un sito di architettura industriale, considerato uno dei più importanti d’Europa, fosse Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Le Saline Royale di Besancon

Appena arrivati, abbiamo trovato un complesso enorme!  La salina è un perfetto arco circolare, e appena entrati in questo spazio, ci rendiamo conto delle dimensioni e della maestosità del luogo. Fu progettata da Claude-Nicolas Ledoux, su ordine del re di Francia, Luigi XV, per consentire un’organizzazione razionale e gerarchica del lavoro. La Saline Royale funzionava, infatti, come una fabbrica integrata, dove viveva quasi tutta la comunità del lavoro, costruita a forma di arco circolare, riparava luoghi di residenza e produzione, cioè 11 edifici in tutto: la casa del direttore, le stalle, Sali Oriente e Occidente, Impiegati dell’Est e dell’Ovest, Bernieri orientali e occidentali, Cooperazione, Guardie e Maniscalchi.

Di fronte alla porta c’è la casa del direttore. Imponente con le sue colonne di fronte e il suo frontone, sembra un tempio greco. Ospitava gli appartamenti e l’ufficio del direttore, ma anche la cappella e le riserve di legno e cibo. Claude Ledoux aveva disegnato la casa del direttore a forma di croce con un portico, composto di sei colonne doriche chiamate” boss ” e sormontato da un frontone triangolare traforato con un oculo simbolo di conoscenza e sorveglianza. Che edificio strano!

Al piano terra c’erano una sala riunioni e uffici per l’amministrazione, la giustizia e la banca. Ciascuna delle due ali del primo piano era riservata agli appartamenti del Direttore e del Contadino Generale quando era in viaggio e soggiornava a La Saline. Oggi, la casa del direttore ospita mostre permanenti e sale per seminari.

Abbiamo visto anche il museo di Claude Ledoux che presenta nella sua ala destra, i modelli degli edifici realizzati durante la vita dell’architetto e nell’ala sinistra, i modelli, i bozzetti e i disegni dei progetti.

C’è anche il Museo del Sale che presenta tutti gli aspetti del sale e la sua storia in tutto il mondo. Una delle stanze presenta un edificio salino ora distrutto.

La fortuna ha voluto che in quel momento nei giardini delle Saline ci fosse la mostra Panorama 2100, realizzata dall’architetto utopista Luc Schuiten che all’interno dei giardini delle saline ha immaginando il futuro del pianeta tra 100 anni creando una città vegetale di varie forme dove l’ambiente e la natura sono diventati modelli da seguire e riprodurre.

La città vegetale alla Saline Royale

 

Sembrava di essere in una fiaba! Abbiamo visto una cupola vivente di nome Kerterre, rispettando il principio di eco-costruzione, un nido di legno galleggiante o addirittura una città con la forma del fior di loto. L’intento dell’architetto belga era di trarre ispirazione dal vivere in costruzioni umane promuovendo lo sviluppo sostenibile attraverso l’uso ottimizzato delle risorse della vita.

Abbiamo corso lungo i sentieri tra una casa “strana” e l’altra nonostante la forte pioggia. I boys ci chiedevano il motivo delle forme particolari. Noi ci siamo divertiti a spiegare che questo era il progetto di una città botanica.

Per capire meglio il progetto di Luc Schuiten era stata allestita una mostra, dove erano esposti i disegni e i modelli dei suoi progetti, i giardini verticali, le macchine volanti a forma di uccelli. Bisogna vivere in costruzioni più umane, affidandosi alla natura per migliorare i nostri modi di vivere. Ci è piaciuto molto il messaggio che ha voluto trasmettere.

Appena usciti dalla salina i boys però ci hanno chiesto di utilizzare una macchina volante a forma di uccello! Al momento la vedo dura. Vediamo in futuro!

E voi avete mai visto delle mostre strane con un messaggio preciso per il visitatore?

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A presto,

Francesca

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