
Il momento storico in cui stiamo vivendo è difficile per tutti e ci cambierà molto. Ho già parlato della mia ansia e della mia paura. Non credo che tutto tornerà come prima. E francamente spero che qualcosa cambi.
In attesa che tutto passi, voglio sfruttare questo periodo per riorganizzare al meglio i miei pensieri e le abitudini di famiglia.
Rimanere in casa per settimane senza mai uscire può essere stressante per tutti, bambini compresi.
Come sopravvivere con i bambini in casa 24 ore al giorno?
Oltre a lavorare in smart working, noi mamme abbiamo anche il compito di seguire i bambini con le lezioni di scuola e i compiti da svolgere.
Dobbiamo pensare al loro disagio, alle loro paure e al cambiamento drastico di vita avvenuto senza preavviso. Per questo, mi sono fatta consigliare dalla Dott.ssa Calcinai, psicologa che lavora nelle scuole di Firenze e che mi ha offerto validi spunti di riflessione che sto cercando di analizzare (se sei curioso leggi qui).
Nel frattempo sto mettendo in pratica alcuni consigli su come sopravvivere con i bambini in casa e riorganizzare le abitudini di famiglia. Credo siano utili a tutti i genitori (escluso il n. 7!)
- PREPARARE UNA ROUTINE QUOTIDIANA
Dobbiamo ricordare ai bambini che non siamo in vacanza. Abbiamo parlato con i ragazzi dandoli responsabilità sulla necessità di studiare a casa, visto il lungo periodo d’isolamento sociale.
Le cose da fare sono: seguire il programma di scuola, fare i compiti e inviarli ai maestri. L’anno scolastico deve continuare, almeno in parte.
Per fare in modo che l’anarchia non prenda il sopravvento, ho creato una routine quotidiana simile a quella della scuola. Ho preparato questa grafica colorata che ho attaccato in cucina in modo che sia visibile a tutti.
- COINVOLGIMENTO NELLA PROGRAMMAZIONE DELLA GIORNATA
I miei boys vogliono essere coinvolti nella programmazione degli impegni quotidiani. Per “impegni” intendo gli orari dei compiti, dello svago, della socialità e perfino sul menù. Il programma giornaliero attaccato in cucina non è sufficiente.
Sono molto interessati al menù del giorno (ci piace mangiare!). O meglio, poiché non sono capace di cucinare pur essendo una mangiona, ho preso il menu della scuola, ho fatto MOLTE modifiche e l’ho appeso in cucina in modo che loro possono consultarlo per sapere cosa è previsto per pranzo e cena. Poi abbiamo discusso sulle attività, sugli orari e sulla durata dei loro svaghi (tv, tablet etc.). Loro hanno fatto le loro proposte, io ho variato qualcosa.
Decidiamo poi i momenti sociali di famiglia: il gioco da fare tutti insieme (carte o gioco in scatola), quando fare la cena etnica settimanale, quando la serata dell’’aperitivo di famiglia e quando il cinema di famiglia.
Loro si sentono molto coinvolti ed io sono contenta.
- PREPARARE UNO SPAZIO DEDICATO.
Quest’aspetto può non sembrare importante ma per me è fondamentale. Ho avuto la necessità di creare un’area della casa dove i bambini potessero studiare e stare tranquilli.
Noi 4 abitiamo in un piccolo appartamento e, quando siamo tutti e 4 in casa, è sorta la necessità di trovare uno spazio per ciascuno dove non ci fossero rumori né distrazioni. Avendo due figli alle scuole elementari che devono seguire la didattica a distanza, li ho naturalmente divisi in due stanze separate creando due aree di lavoro ben illuminate e tranquille.
Ogni bambino ha il suo personale modo e tempo di apprendimento per cui è importante che non sia disturbato né distratto, soprattutto dal fratello. Ho provato a farli utilizzare la stessa scrivania ma i contenuti didattici sono differenti, i metodi pure (uno ha audio lezioni, uno ha solo video) e litigavano anche per i libri o quaderni.
Io e mio marito ci dividiamo in modo che entrambi i bambini possono essere seguiti. Loro hanno la massima libertà nella scelta dello spazio per studiare: un giorno possono stare in terrazza, l’altro in camera oppure in salotto (poi basta perché la casa è finita!).
- MOMENTI DI SOCIALITA’
I bambini hanno bisogno di sentire i loro amici. Per questo, facciamo fare video chiamate via skype o whatsup per vedere i volti dei loro amici con cui possano chiacchierare. Spesso si scambiano i titoli di film che hanno visto o giochi che hanno fatto. Anche per quest’attività ho stabilito un tempo limitato.
Non voglio essere troppo permissiva perché, poiché i bambini torneranno a scuola a settembre (è il mio pensiero ovviamente), devono avere degli orari ben stabiliti altrimenti tornare indietro sarebbe molto difficile.
- UTILIZZO TV E TABLET
Sono sempre stata contraria alla tecnologia e in questi anni mi sono sempre attivata per spingere i ragazzi a leggere un buon libro piuttosto che piazzarsi davanti alla tv a vedere un cartone animato. Ultimamente però hanno piacere di vedere serie tv o film da “ragazzi”.
Abbiamo allora concesso di vedere 1 ora di tv dopo pranzo e 1 ora dopo cena. In alternativa alla tv possono utilizzare il tablet per fare dei giochi.
Ovviamente loro vorrebbero giocare molto più tempo ma credo che il tempo concesso sia più che sufficiente nell’arco delle 24 ore.
- COMPITI
Nel momento in cui la scuola ha attivato la didattica a distanza, il primo pensiero è capire i dispositivi a disposizione, poiché sia io che mio marito lavoriamo in smart working. Io lavoro sul mio pc portatile, mio marito sul suo tablet, il big boy sul pc fisso e il piccolo aspetta un dispositivo libero!
Ammetto che a me piace la didattica a distanza. Le lezioni sono ben fatte, le scadenze sono ben calendarizzate e l’invio dei compiti sul registro elettronico è abbastanza intuitivo e semplice. Ovviamente nel mio caso tutta quest’attività è da moltiplicare per 2.
A casa poi non ci sono distrazioni né compagni che chiamano. Noi possiamo seguirli accanto a loro senza intervenire né correggerli. Preferisco che sbagliano da soli. I maestri, tramite il registro elettronico, correggono i compiti.
- BERE UN BICCHIERE DI PROSECCO
Questa è la regola fondamentale. Ogni sera alle 19 io e mio marito ci troviamo in terrazza con un calice di prosecco e ci raccontiamo la giornata. E’ vero che stiamo nello stesso appartamento di 70 mq e basta chiamarsi per parlarsi. Ma non è scontato.
Voglio che sia un momento solo nostro. E’ un piccolo lusso riuscire a stare tranquilli 10 minuti e raccontarsi un po’ le nostre emozioni di questo strano periodo nel nostro angolino.
Sono stupita da me stessa. Dopo l’iniziale periodo di pessimismo cosmico dei primi giorni di marzo, adesso mi sono imposta di ricavarmi almeno 2 ore al giorno per me. Che sia per fare yoga (l’ho appena scoperto, ve ne parlerò!), che sia per scrivere per il blog o per fare una videochiamata, sono riuscita a ricavarmi questo bell’intervallo tutto per me. Grande!
E voi che cosa combinate in questo periodo?
Come sta andando con i vostri bambini?
A presto,
Francesca
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Adoro bere ub bicchiere di prosecco per terminare le lunghe giornate stancanti!
ciao Michela, noi abbiamo la cantina piena di prosecco. C’è chi ha la pasta o la farina. Noi abbiamo preferito così! Grazie di essere passata
Ciao Francesca, idem come te…. bicchiere di vino non può mancare🤣 dobbiamo farcela!
ciao Cri, per fortuna abbiamo la cantina piena di prosecco. C’è chi l’ha riempita di pasta e farina, noi abbiamo pensato alle nostre necessità! 🙂 Grazie
Non ti invidio! È già difficile stare a casa, con i bambini non deve essere facile
ciao Claudia, alla fine ci si abitua. Non è facile ma per fortuna abbiamo idee e giochi. Certo, la noia c’è; ma questa ci fa pensare a nuove idee. Speriamo che finisca presto! Grazie di essere passata
Trascorre un periodo così lungo in casa è difficile per noi adulti figuriamoci per i bambini abituati ai loro ritmi, ai loro giochi. Creare la routine quotidiana aiuta molto, lo penso anche io. La giornata deve essere scandagliata da momenti diversi, ciascuno dedicato a qualcosa: il lavoro/la scuola, la cultura, il gioco, la ginnastica, il relax, l’informazione, il piacere della casa ecc. Ottimo il programma giornaliero che hai redatto
Senza il programma prevale l’anarchia. E quando tutto sarà finito, poi dobbiamo ripristinare gli orari “normali”. Quindi meglio non strafare ora. Sto cercando di coinvolgerli anche nelle piccole faccende quotidiane, tipo rifare il letto o spazzare la loro camera, ma qui è più dura. Forse perchè sono uomini? Grazie per essere passata
Leggendo l’articolo si nota una grande attenzione per la vita in Famiglia, in questo periodo più intesa ed affiatata che mai. Tutto è organizzato al meglio per consentire ai più piccoli di casa di assolvere ai loro doveri di studio e di ritrovare gli spazi necessari allo svago ed al gioco. Trovo che il prosecco rappresenti un piccolo momento di relax, per riflettere e parlare di tutto ciò che accade nel quotidiano. Ottimo articolo 🙂
Grazie Roberto! il prosecco rappresenta un pò il momento in cui io e mio marito ci troviamo in terrazza e facciamo il punto della giornata. E’un tempo prezioso, per chi come me vive di elenchi e liste, in cui si fa la spunta di quanto è stato fatto e quanto rimasto da fare. Grazie di essere passato
Ti dico solo che non ho figli, ma l’altro giorno ho acquistato una bella bottiglia di vino, insieme alla spesa. 🙂
Ciao Sara, non c’è bisogno di figli per bere. Anzi, io mi ricavo il mio spazio in terrazza con mio marito e con il prosecco in mano ci raccontiamo la giornata. E’ vero che siamo tutti nello stesso appartamento, ma siamo presi dalle mille attività che parliamo poco. Con il prosecco invece ci ricaviamo 20 minuti solo per noi per chiacchierare. Cin cin! Grazie di essere passata