Cosa vedere con i bambini in Casentino: i castelli medievali

Chi conosce il Casentino?

Quando si parla di Toscana si pensa alla Maremma, alla Val d’Orcia, al Chianti o alle splendide isole. Ci sono però altri territori altrettanto magnifici e meno conosciuti. Uno di questi è il Casentino, una zona in provincia di Arezzo che confina con il Mugello, con la Romagna e con il Valdarno. Qui ci sono eremi, monasteri, borghi, pievi, parchi nazionali, montagne e castelli medievali.

Anche se durante il fine settimana tutti i monumenti erano chiusi al pubblico per l’emergenza Covid, abbiamo comunque deciso di fare un giro per castelli e, nonostante la pioggia e il freddo, si è rivelata una scelta azzeccata.

Perché visitare i castelli con i bambini?

In Casentino ci sono molti castelli medievali. Se avete bambini in età scolare, vi assicuro che i castelli sono sempre un’ottima scelta.

Sono posti magici in cui ambientare tante storie, avventure e battaglie! Provare a immaginare le battaglie del passato, le torri di guardia, le feritoie da cui scagliare le frecce e le grandi feste nei saloni decorati, le bandiere svolazzanti è un ottimo esercizio di creatività e fantasia.

I fantasmi, il ponte levatoio, i fossati pieni di insidie, le torri fortificate, le feritoie e la spada Durlindana saranno i compagni di avventura in questo tour!

E il Casentino ci è sembrato il territorio giusto per andare a scoprire cosa combinarono i Conti Guidi, una potente famiglia signorile che costruì borghi fortificati e castelli per dominare tutto il territorio. Noi abbiamo visitato ben 3 castelli!

Castello di Romena

Il primo castello che abbiamo visitato è quello di Romena nel comune di Pratovecchio (Ar). Venendo da Firenze, abbiamo guidato lungo la pittoresca strada della Consuma sommersa di neve e ghiaccio.

Quello di Romena è il castello che mi è piaciuto di più, anche se purtroppo abbiamo potuto vedere solo l’esterno perchè abbiamo sbagliato orario.

Posizionato su una collina con una vista quasi a 360° sulla valle del fiume Arno, questo castello ci ha emozionati fin da lontano. Ci siamo fermati mille volte per trovare lo scatto migliore. Abbiamo proseguito lentamente lungo la strada finchè abbiamo trovato uno splendido viale alberato di cipressi che consente di arrivare direttamente all’entrata. Osservare il castello da lontano e fermarsi a fare mille foto ha sempre il suo fascino. 

Castello di Romena

Questo castello è stato eretto dai Conti Guidi intorno al mille ed era il più fortificato tra le dimore dei Guidi con 14 torri e tre cinte murarie. Purtroppo oggi non è rimasto molto ma le tre grandi torri fortificate rendono particolare l’atmosfera. Pare che qui soggiornarono D’Annunzio e Dante che trovò ispirazione per i Canti della Divina Commedia. Qui si respira un’atmosfera affascinante e se non ci sono turisti, la sosta è una piacevole pausa di pace e riflessione,

Cosa fare con i bambini: percorrere a piedi il viale di accesso al castello contando tutti i cipressi; correre nel prato tra le due torri rimaste dentro il castello o giocare a nascondino nei pressi del castello!

Castello di Poppi

Il secondo castello che abbiamo visitato è quello di Poppi, un’eccellenza del Casentino costruito dai Conti Guidi nel XIII secolo e uno dei meglio conservati in Italia.

Si presenta con tutta la sua bellezza e austerità, simbolo di potenza e difesa del territorio soprattutto per la posizione in cui si trova.

È caratterizzato da una facciata a bifore, al centro della quale si stacca un’alta torre e l’insieme è circondato da mura di cinta con merli guelfi e da un ampio fossato. All’interno del cortile ci sono gli stemmi dei vicari fiorentini e una scalinata scenografica. Se siete qui con i bambini, visitate anche la biblioteca che contiene centinaia di manoscritti medievali.

Anche qui abitò Dante durante la prima fase del suo esilio (1302) nel periodo di appartenenza ai Conti Guidi di Romena.

Castello di Poppi

E’ ben visibile anche da molto distante ed ha una presenza scenica importante. Con il freddo e avvolto dalla nebbia, siamo riusciti a fotografarlo in tutto il suo misterioso splendore facendo un tuffo nel Medioevo.

All’interno del castello c’è un grande plastico che raffigura la celebre Battaglia di Campaldino, tra guelfi (Firenze) e ghibellini (Arezzo) che fu combattuta qui vicino ed è stata una delle pochissime battaglie campali di grosse dimensioni combattute in tutto il Medioevo nell’Italia centrale. 

Cosa fare con i bambini: contare gli stemmi nel cortile; correre nel fossato; contare i libri in biblioteca; giocare a nascondino nella piazza davanti al castello o salire sulla torre (104 scalini) per raggiungere la cella campanaria posta in cima alla torre del Castello. 

Consiglio goloso: se siete a Poppi andate a mangiare alla “Taverna del Castello” in Viale Vittorio Veneto 1. Il locale è molto bello, tutto in legno con un design davvero curato nei dettagli e tanto pulito. Abbiamo degustato un’ottima cucina tipica!

Castello di Porciano

L’ultimo castello è stato quello di Porciano, nel comune di Stia.

Arrivati al paese di Stia, abbiamo alzato gli occhi e visto un castello su un colle poco lontano. E’ il castello di Porciano un vero gioiello casentinese che siamo subito corsi a vedere! Ad oggi una proprietà privata, ma è possibile visitare il museo nella torre.

Appena parcheggiato in una comoda piazzetta e attraversato le stradine strette del piccolo borgo e siamo arrivati in uno spiazzo con un prato verde dove si staglia magnificamente, avvolta in parte da edera, la poderosa torre del castello. Anche questo è stato realizzato dai Conti Guidi nel XI secolo e la torre è stata restaurata alla perfezione.

Ci sono 3 piani di 80 metri quadrati l’uno: al piano terra c’è la raccolta di utensili ed attrezzi della cultura contadina; al primo piano ci sono i documenti della storia del castello e al secondo piano c’è uno spazio per convegni e incontri culturali e da dove si gode un superbo panorama sul Casentino. Il giardino ai piedi della torre è molto bello e curato.

Castello di Porciano

Il piccolo borgo è minuscolo, quasi disabitato e ben tenuto. Per questo è un luogo speciale: per l’atmosfera, per ciò che ci respiri, per ciò che ti trasmette.

A Porciano è stato creato un parco letterario che favorisce l’accoglienza delle persone organizzando visite guidate e cammini letterari con autori attraverso percorsi in un territorio pieno di tradizioni e bellezze.

Cosa fare con i bambini: perdersi nelle stradine acciottolate, giocare a nascondino nella piazzetta di fronte alla torre, provare a indovinare l’altezza della torre o sedersi sulle panchine per ammirare il panorama.

Avete qualche bel castello nella vostra regione? 

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A presto,

Francesca

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